Se dieci anni fa qualcuno avesse predetto che l’acqua frizzante alcolica sarebbe diventata una delle categorie di bevande a maggiore crescita nel mondo, molti avrebbero sorriso con scetticismo. Eppure, oggi gli hard seltzer sono ovunque: una moda esplosa negli Stati Uniti, che ha rapidamente conquistato spiagge, feste universitarie, serate estive e, più recentemente, anche il mercato europeo.
Ma che cos’è esattamente un hard seltzer?
Si tratta di una bevanda semplice ma geniale: acqua gassata, alcol (di solito ottenuto dalla fermentazione di zuccheri o da spiriti neutri) e un tocco di aromi naturali di frutta. Il tutto racchiuso in una lattina leggera, pronta da bere, con poche calorie e pochissimi zuccheri. Un’alternativa “healthy” alla birra e ai cocktail zuccherati che ha sedotto, in particolare, Millennials e Generazione Z.
Il boom è cominciato negli Stati Uniti con marchi come White Claw e Truly, che hanno trasformato l’hard seltzer da fenomeno di nicchia a prodotto mainstream. Le vendite sono esplose: +226% nel 2019, +165% nel 2020. In pochi anni, gli hard seltzer sono arrivati a rappresentare quasi il 10% del mercato della birra americana.
Alla base di questo successo si trovano una serie di tendenze fortissime: l’attenzione crescente alla salute, il desiderio di convenienza (bevande pronte da bere), la voglia di leggerezza e novità. E, naturalmente, una comunicazione abilissima sui social media.
Dall’America all’Europa: la conquista di nuovi palati
Sospinti da questo straordinario successo, gli hard seltzer hanno cominciato a viaggiare oltreoceano. In Europa, tuttavia, il percorso non è stato immediato: i consumatori europei sono tradizionalmente più legati a prodotti radicati come il vino, la birra artigianale e gli aperitivi classici.
Eppure, anche qui la domanda di bevande più leggere, con pochi zuccheri e più “trasparenti” ha iniziato a crescere.
Nel Regno Unito, ad esempio, gli hard seltzer sono riusciti a ritagliarsi una nicchia interessante, cavalcando l’onda della cultura “health conscious” già molto diffusa. Anche in Germania, Francia e Spagna, la categoria sta lentamente guadagnando terreno, grazie all’ingresso di brand globali come White Claw e ai primi produttori locali.
E in Italia?
Nel nostro Paese il cammino è stato più lento, ma negli ultimi due anni si è assistito a una crescita costante.
L’Italia, con la sua cultura dell’aperitivo e del bere conviviale, si sta dimostrando sorprendentemente recettiva verso queste nuove bevande, soprattutto tra i più giovani.
Il caso BOEM: l’hard seltzer all’italiana
Uno dei nomi che più ha fatto parlare di sé nel panorama italiano degli hard seltzer è BOEM.
Nato nel 2023 da un’idea ambiziosa e supportato da nomi di richiamo come Fedez, Lazza e Leonardo Maria Del Vecchio, BOEM ha deciso di portare sul mercato un hard seltzer 100% italiano. E non si è trattato soltanto di “vendere una bevanda”: BOEM ha creato uno stile di vita, una nuova energia.
Il prodotto?
Una lattina fresca, leggera, esteticamente curata, con un gusto fruttato (il primo lancio è stato allo zenzero) e una promessa chiara: pochi zuccheri, poche calorie, tutto il divertimento.
BOEM ha saputo giocare una partita molto intelligente:
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Ha scelto di partire dal canale Ho.Re.Ca., ovvero bar e locali, dove l’aperitivo è un rito sacro;
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Ha stretto partnership strategiche, come quella con l’AC Milan, che ha amplificato la visibilità;
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Ha puntato tutto su una comunicazione giovane, fresca, popolare, parlando la lingua dei social.
Il risultato?
Una penetrazione rapidissima: oltre 1800 locali servono già BOEM, e il brand punta a distribuire 5 milioni di lattine entro il 2025. Non male per una categoria che, fino a poco tempo fa, in Italia quasi non esisteva.
Perché gli Hard Seltzer piacciono così tanto?
La risposta risiede nell’evoluzione dei consumi.
Oggi le persone desiderano divertirsi senza sensi di colpa, socializzare senza eccessi, scegliere prodotti autentici, pratici, immediati, adatti a uno stile di vita dinamico.
Gli hard seltzer rispondono perfettamente a questi bisogni:
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Sono leggeri: sia in calorie sia in contenuto alcolico;
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Sono semplici: pochi ingredienti, etichette pulite e trasparenti;
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Sono versatili: ottimi da soli, perfetti in miscelazione;
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Sono trendy: veri e propri status symbol per i giovani consumatori urbani.
Inoltre, il messaggio di uno stile di vita consapevole, l’impatto ambientale ridotto (grazie alle lattine riciclabili al 100%) e la sensibilità green delle nuove generazioni hanno contribuito alla loro affermazione.
Il futuro degli Hard Seltzer: l’Italia protagonista?
Guardando al futuro, i dati sono chiari: il mercato globale degli hard seltzer è destinato a crescere ancora, anche se con ritmi più moderati rispetto al boom iniziale.
In Europa, l’Italia rappresenta una delle maggiori opportunità:
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La cultura dell’aperitivo offre un contesto unico per il consumo;
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Il pubblico giovane è aperto alle novità e apprezza formati freschi e leggeri;
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La domanda di prodotti naturali e salutari è in costante crescita.
Marchi come BOEM hanno compreso che non basta importare un’idea americana: occorre adattarla allo stile di vita italiano. È necessario creare una narrazione attorno al prodotto, renderlo protagonista di momenti sociali iconici come il pre-serata, il brunch domenicale o i festival estivi.
Con l’introduzione dei nuovi gusti fruttati Mango e Pompelmo Rosa, BOEM dimostra come l’innovazione nei sapori, unita a un’alta qualità percepita, possa rendere il futuro degli hard seltzer in Italia senza dubbio… frizzante!
Gli hard seltzer non sono una semplice moda passeggera. Sono la risposta di una nuova generazione di consumatori che privilegia leggerezza, qualità, sostenibilità e autenticità.
L’Italia, con la sua ricca tradizione gastronomica e sociale, offre uno scenario affascinante: la vera sfida sarà integrare questo prodotto nel nostro modo di vivere, senza snaturarne il carattere.
E BOEM, con il suo approccio innovativo e la sua forte identità, ha già acceso una scintilla che potrebbe davvero cambiare il nostro concetto di aperitivo.
Il futuro? È effervescente e pronto da bere. Cheers!